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giovedì 5 maggio 2011

Pane i 4 diavoli (con Lievito Naturale)

Pane i 4 diavoli (con Lievito Naturale)


Vi presento una mia creazione.

Pane i 4 diavoli.

L'ho chiamato così perche è il risultato della miscela di ben 4 farine diverse.

Sicuramente qualcuno di voi la proverà e sarà per me importante ricevere vostri commenti e suggerimenti al fine di migliorare
la ricetta ed ottenere sempre di più un prodotto, buono, bello e sopratutto digeribile e salutare.

Pane i 4 diavoli (con lievito naturale) di Fabrizio Ligis

Dopo tanti esperimenti e tentativi ho finalmente realizzato un sogno:
Un pane fatto in casa che sia gustoso, friabile, morbido dentro e croccante fuori e con un’alveolatura molto fine.
Il risultato di tante prove è stato di ottenere un pane buonissimo e profumato che dura qualche giorno sempre fresco, senza particolari attenzioni.
Il nome “i 4 diavoli” perché questo pane è fatto con una miscela di ben 4 farine differenti.
Se seguirete passo dopo passo la mia ricetta, otterrete un risultato a dir poco sorprendente.



Per la biga:

400 gr lievito naturale (pasta madre)
400 grammi di farina (300 grammi tipo 0 più 100 grammi tipo 00)
200 grammi acqua minerale tiepida (28° C) o a temperatura ambiente
4 cucchiaini di zucchero


Preparazione:
Amalgamare tutti gli ingredienti a mano o nell’impastatrice fino a ottenere un impasto liscio e compatto.
Se si usa l’impastatrice, montare il gancio per impasti. Adagiare nel secchiello il lievito naturale con l’acqua e fare girare per 5/6 minuti. Versare gradualmente la farina con lo zucchero e fare girare almeno 10/15 minuti finche la farina assorba tutta l’acqua e l’impasto diventa bianco e liscio. Togliere l’impasto così ottenuto quando noterete che si stacca con facilità dal gancio. L’impasto non dovrà essere troppo asciutto ma compatto ed elastico.
Lasciare lievitare tutta la notte in una ciotola capiente con tappo ermetico o in alternativa utilizzate altro recipiente (materiale plastico o vetro mai di metallo) sigillandolo con la pellicola e coprendo il tutto con un telo.


Il giorno successivo o trascorse non meno di 12 ore di lievitazione si prepara l’impasto

Per l’impasto:

la biga preparata il giorno prima
800 grammi di farina (300 grammi tipo 0, 200 grammi tipo 00 (tipo per dolci), 200 grammi farina 00 (tipo per pasta) 100 grammi farina manitoba.
400 grammi d’acqua minerale tiepida (28° C) o a temperatura ambiente
25 grammi di lievito di birra fresco
5 cucchiaini di sale fino
6 cucchiaini di zucchero




Procedimento:

Adagiare nel secchiello la biga e aggiungere l’acqua tiepida e fare girare per 2/3 minuti.
Sbriciolare il lievito direttamente nel cestello e fare girare altri 2/3 minuti.
Versare gradualmente le farine ben mescolate insieme con lo zucchero, poi il sale e fare girare almeno 15/20 minuti finche la farina abbia assorbito tutta l’acqua e l’impasto diventa bianco e liscio. Togliere l’impasto così ottenuto quando noterete che si stacca con facilità dal gancio. L’impasto non dovrà essere troppo asciutto ma compatto ed elastico. Provate a pizzicare una parte dell’impasto e se nel tirare oppone una lieve resistenza, vuol dire che è pronto.


Infarinate la spianatoia con la semola rimacinata di grano duro. Prendete tutto l’impasto e adagiatelo sulla spianatoia. Dategli una forma di una palla aiutandovi con una spolverata di farina per evitare che si attacchi al piano di lavoro.
Coprite con un telo e lasciate riposare 10/15 minuti, non di più.
Preparate la vostra sfogliatrice (accessorio della vostra impastatrice) oppure la classica Imperia per fare la pasta in casa, il cilindro deve stare al numero 1 (massima apertura).
Tagliate la pasta formando piccole palle di circa 200/210 grammi (misuratele con una bilancia).


Prendete ora una palla alla volta schiacciandola leggermente e cilindrate più volte la pasta fino a ottenere una lingua larga circa 7/8 centimetri.
Adagiate la lingua di pasta sulla spianatoia infarinata e partendo dall’estremità superiore iniziate ad arrotolarla verso di voi; si formerà un “panino” che adagerete delicatamente su un telo infarinato o sulla spianatoia.


Coprite i “panini” con un telo e lasciate lievitare per circa un’ora a una temperatura tra i 28/30 gradi.


Cottura:

Quando i vostri “panini” avranno raddoppiato di volume e nel sollevarli con molta attenzione e delicatezza sono leggeri e soffici è il momento di accendere il forno alla massima temperatura (250 gradi).
Quando il forno è ben caldo e siamo pronti per infornare, adagiare i nostri panini sulla teglia rivestita di carta forno. Prima di infornare pratichiamo con una lametta o un coltello ben affilato un taglio netto, profondo e per tutta la lunghezza dei panini.

Attenzione: appena praticato il taglio infornare subito senza fargli prendere aria.

Lasciare il forno alla massima temperatura (250 gradi) per 10/15 minuti, poi abbassare a 200 gradi e cuocere per altri 15 minuti, in fine i abbassare la temperatura a 180 gradi per altri 15 minuti circa, fino a cottura ultimata.
Controllare la cottura infilando nel panino uno stuzzicadenti, se sfilato è asciutto, il pane è cotto. Controllate anche la parte sotto del panino, che dovrà essere ben dorata o lievemente scura mentre tutto il panino sarà di un bel biondo dorato.

Appena sfornati, adagiate i panini su una gratella per farli raffreddare e agevolare l’evaporazione dell’umidità.

Degustatelo con: salumi e formaggi, secondi piatti di carne ed è squisito con marmellata di castagne.

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